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Perché il Costume di Babbo Natale è Rosso?

INTRODUZIONE: IL FASCINO DEL ROSSO E DEL BIANCO

Nel cuore della notte invernale, quando il mondo è avvolto nel silenzio e le stelle brillano come diamanti nel cielo, Babbo Natale scende dal Polo Nord portando gioia e doni. Ma da dove proviene il suo iconico costume rosso e bianco? Il viaggio che faremo oggi insieme ci guiderà attraverso le intricate strade del tempo, esplorando le radici antiche e le influenze letterarie che hanno plasmato il manto incantato di Babbo Natale.

CAPITOLO 1: IL DONO DI SAN NICOLA

Nella Turchia del III-IV secolo d.C., viveva un venerato vescovo chiamato Nicola, noto anche come San Nicola di Bari dopo la sua sepoltura nel capoluogo pugliese. La sua leggenda è intrisa di generosità, soprattutto verso le bambine in difficoltà. In una notte speciale tra il 5 e il 6 dicembre, San Nicola portava doni alle bambine sotto forma di sfere d’oro. Questi doni servivano a riscattarle dalla povertà, consentendo loro di sposarsi e sfuggire a un destino di prostituzione e miseria.

L’abbigliamento di San Nicola era altrettanto memorabile: indossava abiti bianchi con ricami dorati e talvolta una cappa rossa. Questi dettagli non erano solo ornamenti, ma simboleggiavano virtù come la purezza e la fede. Questo outfit divenne il prototipo del costume di Babbo Natale, incorporando le stesse virtù e i colori distintivi che oggi associamo a Santa Claus: il bianco per la purezza e il rosso per l’amore e la generosità.

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Pic by Pinterest

CAPITOLO 2: LA MAGIA DI ODINO

Anche la mitologia norreno ha contribuito a creare la leggenda di Babbo Natale. Secondo il folklore germanico, Odino amava scendere sulla terra durante il solstizio d’inverno per una caccia notturna, suscitando l’entusiasmo dei bambini che lasciavano stivali pieni di paglia e fieno per nutrire i cavalli del dio e del suo seguito. In cambio, i loro stivali venivano colmati di dolci. Questa tradizione ricorda l’usanza moderna di lasciare latte e biscotti per Babbo Natale. L’abbigliamento di Odino, con abiti marroni, pesante pelliccia e cappello foderato, ha contribuito a definire l’immagine di Babbo Natale nei paesi del Nord Europa, che per anni ha portato doni ai bambini indossando una tenuta simile a quella di un antico cacciatore.

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CAPITOLO 3: L’INFLUENZA DI DICKENS

Nel lontano XV secolo l’Inghilterra scoprirà il mito di Santa Claus grazie a due magici scrittori: Clement Clarke Moore e Charles Dickens! Moore dipinse un Babbo Natale panciuto e barbuto nella sua famosa poesia “La Notte Prima di Natale” del 1822, mentre Dickens lo trasformò in una celebrità globale nel suo meraviglioso racconto “Canto di Natale” nel 1843. In questa magica storia, il burbero Ebenezer Scrooge fu visitato dagli spiriti del Natale Passato, Presente e Futuro. E indovinate un po’? L’allegra figura del Natale Presente, con il suo abito verde e bordi di pelliccia bianca, ispirò il modello del costume di Babbo Natale che tutti conosciamo oggi!

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Pic through Wikipedia

CAPITOLO 4: THOMAS NAST E HADDON SUNDBLOM

Ma sarà solo nel XIX secolo che l’illustratore Thomas Nast darà forma all’immagine moderna di Babbo Natale attraverso una serie di illustrazioni su riviste come Harper’s Weekly. Nast ha introdotto l’iconico cappello con pompon bianco e la figura panciuta, rendendo Babbo Natale una figura universalmente riconoscibile. Successivamente, negli anni ’30, l’artista Haddon Sundblom fu incaricato dalla Coca-Cola di creare una serie di pubblicità natalizie. Le sue illustrazioni hanno ritratto Babbo Natale con un mantello rosso luminoso, un cappello con pompon bianco e un sorriso accogliente, mentre sorseggiava una bottiglia ghiacciata di Coca-Cola. Queste immagini iconiche hanno reso Babbo Natale non solo una figura natalizia, ma anche un simbolo dell’allegria delle feste e della condivisione di momenti speciali. L’associazione tra Babbo Natale e Coca-Cola ha contribuito a diffondere l’immagine moderna di Babbo Natale in tutto il mondo, rendendo questa connessione un elemento intrinseco nella rappresentazione contemporanea di quest’iconica figura natalizia.

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CONCLUSIONE: UN MANTO, MILLE STORIE DI GENEROSITÀ

Il costume di Babbo Natale, con le sue radici antiche e le influenze moderne, è un’incantevole fusione di storia, mito e pubblicità. Da San Nicola alle leggende norrene, da Dickens all’arte di Nast e Sundblom, ogni capitolo di questa storia contribuisce a creare l’icona che conosciamo oggi. E mentre Babbo Natale continua a portare gioia e speranza nelle case di milioni di persone in tutto il mondo, il suo costume rosso e bianco rimane un simbolo senza tempo di generosità e amore, una tradizione condivisa che unisce le persone nelle festività natalizie e oltre, celebrando l’essenza universale dell’umanità.

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