Se qualcuno venisse da te e cominciasse a criticare aspramente la tua casa o a far battute denigranti su di essa, cosa faresti? La butteresti giù, la arrederesti ex novo? Raderesti al suolo il luogo in cui vivi sol perché non incontra i gusti di una persona che li neanche ci abita?
Cosa c’entra il discorso sulla casa su un blog che parla di moda, psicologia e immagine? CONTINUA A LEGGERE PER SCOPRIRLO??
LA CASA IN CUI ABITIAMO
La casa è il luogo materiale in cui abitiamo. Anche se in affitto, la rendiamo nostra arredandola secondo i nostri gusti, utilizzando le diverse stanze nel modo che ci è più comodo.
La curiamo: pensiamo alla sua pulizia, manutenzione, la rendiamo quanto più accogliente possibile, per noi e per i nostri cari.
La proteggiamo: chiudiamo a chiave la porta di ingresso, in modo che nessun estraneo vi entri; decidiamo chi invitare, a chi farla vedere (compito reso ancora più semplice dal Covid) e la difendiamo dagli attacchi esterni.
Se qualcuno la critica il più delle volte siamo pronti a rispondere: “devo viverci io non tu. E per me è perfetta così”.
Non esiste una casa perfetta in assoluto; ogni casa è disegnata ed usata in funzione delle persone che la abitano e che al suo interno si sentono a proprio agio.
LA CASA OGGETTO DI INSULTI
Se dovessimo dar valore a tutte le critiche che gli altri fanno alla nostra casa, inizieremmo a vederla per quello che non è, ad odiarla perché non soddisfa i gusti di tutti e avremmo sempre piccone e martello in mano. La distruggeremmo e costruiremmo sempre daccapo, nel tentativo (fallimentare) di farla piacere a tutti.
LA CASA IN CUI RESPIRIAMO
C’è un’altra casa in cui viviamo ma cui non riserviamo lo stesso trattamento. IL NOSTRO CORPO.
Non siamo abituati a considerarlo come tale, ma il corpo è a tutti gli effetti una casa. Il luogo fisico che ci contiene, protegge i nostri organi, processi mentali, la persona che siamo. È quel luogo che ci permette di vivere e che, a differenza della casa in mattoni, non ci lascia mai, ovunque andiamo.
Il modo in cui trattiamo il nostro corpo-casa è però profondamente severo.
Troppo spesso non lo riconosciamo come casa, non ci identifichiamo con esso e questo ci porta a non prendercene cura.
Non lo accettiamo e lo trascuriamo. Ci concentriamo su come dovrebbe essere anziché su com’è, non ci impegniamo a sufficienza per curarlo, migliorarlo, per renderlo quanto più accogliente possibile per noi, ossia la persona che ci vive dentro.
Permettiamo a chiunque, anche a perfetti estranei con cui non abbiamo una interazione diretta, di criticarlo, sminuirlo, attaccarlo. Raramente lo difendiamo dagli attacchi esterni.
È più probabile che rispondiamo agli attacchi con il silenzio, con le lacrime o accettando passivamente la critica: “si hai ragione! Dovrei ingrassare/dimagrire” o “si ho le gambe troppo grosse/le labbra troppo sottile”.
Permettiamo costantemente agli altri di criticare la nostra casa e dirci come dovrebbe essere.
E diamo loro retta: ci armiamo (mentalmente) di martello e piccone e la distruggiamo.
Di continuo.
A livello psicologico e poi anche fisico. Senza accorgerci che distruggendo il corpo, quindi le nostra fondamenta, i muri portanti, distruggiamo anche noi.
Cerchiamo di nasconderlo anziché mostrarlo, come se ci vergognassimo del fatto che non rispecchia i gusti di tutti.
RIELABORAZIONE DEL CONCETTO DI “CORPO”
Mi chiedo: perché non rielaborare il modo in cui pensiamo al nostro corpo così che si avvicini il più possibile al modo in cui pensiamo e trattiamo le nostre case?
Perché non cominciare a scegliere quando e a chi dare il diritto di dare il parere su di noi e a chi no?
Perché non cominciare a difenderlo dagli attacchi esterni, a considerarlo come il luogo che ci protegge e che dovremmo curare, custodire e difendere proprio affinché assolva per bene questa funzione?
Perché, nel momento in cui viene attaccato, non rispondiamo: “è il mio corpo, la mia casa; devo viverci io non tu. E per me è perfetto così”.
Rielaborare il modo di pensare le cose significa guardarle e viverle da un altro punto di vista, potenzialmente più funzionale e adatto alle esigenze dell’individuo.
Cominciando a considerare il tuo corpo come la tua casa avrai un atteggiamento più clemente nei suoi confronti, comincerai a prendertene veramente cura e avrai una relazione più serena con esso.
AVEVI MAI PENSATO A QUESTO PUNTO DI VISTA?
FAMMI SAPERE IL TUO PARERE NEI COMMENTI??
❤️
LEGGI L’ARTICOLO PRECEDENTE SE NON LO HAI ANCORA FATTO??