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Make Up Personale

psicologia della moda, cosmesi, cosmetica

E’ davvero necessario avere tanti prodotti make up e seguire pedissequamente i trend?

Bella domanda! Siamo costantemente bombardati da nuove uscite di prodotti e da video di come applicarli in maniera più o meno professionale, questo crea tantissima confusione in fase d’acquisto principalmente a causa della: 

  • mancata comprensione della performance del prodotto (copertura/texture), 
  • reale necessità del prodotto in base alla nostra problematica/tipologia di pelle.

Capiamo quindi quanto in realtà, lo scegliere un prodotto trucco non possa limitarsi solo ai trend!

Leggendo i dati del Centro Studi di Cosmetica Italia, si utilizzano in media almeno 8 cosmetici quotidianamente, ed il 26,8% delle scelte è dedicato alla cura della pelle e del corpo. In Italia, il comparto Cosmesi è il principale produttore a livello Europeo.

Cosa c’e’ dietro il make up e cosa dovrebbe esserci dietro la scelta dei prodotti per se stessi? Iniziamo a comprenderne le dinamiche e a conoscere le persone che si occupano e creano questo mondo colorato meraviglioso!

Superficie e sostanza, da dove viene la cosmesi

Il culto della cosmesi trova radici nell’antico Egitto e, ripensando proprio a questa popolazione così evoluta per i suoi tempi, comprendiamo come il trucco sia più di uno strumento per esaltare la propria bellezza estetica, ma un vero proprio modo per identificarsi in una cultura, religione o gruppo di appartenenza e che abbia mantenuto questa identità fino ai giorni nostri. Facendo una overview nel passato possiamo subito identificare quali popolazioni usano il make up dandogli un vero e proprio significato culturale (pensiamo alle donne indiane, per esempio) e, ricollocandolo attualmente, possiamo capire come molti giovani donne utilizzino il make up per stereotiparsi in un gruppo, per sentirsene maggiormente parte, mentre altre donne lo usino per nascondere imperfezioni, a volte non riuscendoci correttamente.

La figura che si occupa di make up, nella fattispecie della sua formulazione e scelta del prodotto migliore per la nostra pelle, è il/la cosmetologo/a. Per definirsi cosmetologo bisogna avere una Laurea triennale in Scienze e Tecnologie Farmaceutiche e successiva specializzazione in Scienze e Tecnologie Cosmetologiche (o altri percorsi affini, ma non meno dettagliati).

Grazie a questa specializzazione, comprendendo quindi le componenti dei prodotti cosmetici, i cosmetologi possono assegnare ad essi una classificazione per tipologia di pelle e inserire le stesse nelle indicazioni sui flaconi dei prodotti. 

Queste saranno sicuramente indicazioni corrette e, se sappiamo riconoscere il nostro tipo di pelle, potremmo scegliere in autonomia i prodotti, ottenendo buoni risultati interiormente ed esteriormente.

Durante il corso di formazione in consulenza d’immagine viene studiata una piccola parte di cosmetologia per comprenderne la complessità e l’importanza della scelta dei giusti prodotti per le differenti tipologie di pelle, ma scegliere di muoversi in questo mondo risulta molto difficile se davvero non si conosce la materia più approfonditamente.

Personalmente preferisco rimandare a professionisti della skin care soprattutto quando abbiamo situazioni di pelli stressate dalla nostra mente oltre che dai prodotti errati!

Solo quando la chimica del make up viene creata, il make up artist potrà scegliere tra la vasta gamma di prodotti che il mercato offre, in base alla tenuta, l’obiettivo della cliente e il proprio estro creativo.  Differente invece la figura dell’influencer, che indossa ciò che i brand gli chiedono di sponsorizzare. Ora abbiamo anche, a mio parere, figure molto più “ibride” che hanno anche specializzazioni da make up artist ma mostrano sui social i vari utilizzi di prodotti di differenti marche; queste figure spesso diventano famose anche grazie all’utilizzo di tali prodotti su nomi celebri dello “star system”.

psicologia della moda, cosmesi, make up

Scelte consapevoli, il vero trend!

Ma torniamo a noi: vista l’ampia gamma di prodotto esistenti, come facciamo a scegliere quello che fa per noi? 

Ecco gli step da seguire:

  • osservazione della nostra pelle: rispettarne le esigenze è il primo importante traguardo per avere risultati: i prodotti saranno diversi se hai una pelle secca, grassa, asfittica, mista…;
  • rispetto per le nostre necessità, di praticità in primis: inutile comprare prodotti che rimarranno inutilizzati andando fuori scadenza (ricordo di segnare sempre le date di aperture dei prodotti e di osservare il pao sul packaging degli stessi, ossia il disegno della scatolina con scritto 24/12/6 M);
  • rispetto delle nostre capacità: si tratta della nostra manualità, che può sempre essere essere implementata nel tempo e con l’esperienza. Mille pennelli saranno un acquisto effimero se ne usiamo solo uno…e magari puliamolo costantemente con prodotti specifici (sapone neutro e/o spray a base alcolica);
  • scelta del colore corretto per esaltare le nostre caratteristiche cromatiche: colori di fondotinta/correttori in primis, rossetti/blush/ombretti che si basino sui nostri colori non sui colori di qualcun’altro
  • Osservazione della morfologia viso e scelta dei punti di forza: inutile ripetere che, alla luce della nostra unicità, la scelta su dove applicare il make up sarà differente.

Questi aspetti aiutano ulteriormente a scremare la selezione fino a trovarsi con una trousse che risulterà perfetta per le esigenze personali, inoltre i prodotti che entreranno nella nostra trousse saranno utilizzati completamente, per un minor dispendio di tempo e soldi.

Se non sai da che parte cominciare con tutto questo, puoi chiedere direttamente a me e creeremo la trousse perfetta per te! Spero che gli spunti che ti ho lasciato ti facciano riflettere, noi ci leggiamo sul prossimo numero di PPT! 

Buon trousse decluttering!

LC

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