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L’occhiale: l’accessorio maggiormente sottovalutato

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Se ti dicessi di pensare agli accessori che possono completare il tuo look, a quali penseresti immediatamente? 

Probabilmente a borse, collane, scarpe…ma ti chiedo di scavare un po’ più a fondo, perché oggi ti voglio parlare di un’accessorio che viene sottovalutato anche perche’ è il meno usato da tutti e perché spesso è relegato ad essere un mero elemento correttivo….insomma, basta dilungarsi, sto parlando dell’occhiale (da vista)!

Il PRIMO IMPATTO 

Al primo sguardo, gli occhiali possono essere visti come un mezzo per migliorare la visione, ma la loro importanza si estende oltre la correzione ottica. Essi influenzano notevolmente l’aspetto di chi li indossa.

Sono un vero e proprio accessorio che, prima o poi, tutti o quasi ci troveremo ad approcciare, se non per la miopia (carenza di diottrie nella visione da lontano), per la presbiopia (che coinvolge l’occhio generalmente da dopo i 40 anni a causa dell’invecchiamento dello stesso. Si tratta del difetto visivo che non consente di mettere a fuoco i caratteri piccoli nell’osservazione da vicino…).

LA COMUNICAZIONE NASCOSTA

L’occhiale si posiziona sul nostro viso, poggia saldamente sulla parte alta, finale, del naso (osservati, se li indossi, poggia bene ancorato in tale posizione? Te lo dico perchè molto spesso questo, scorrettamente, non avviene) e corona tutta la fascia alta del nostro viso, circondando il fulcro della nostra comunicazione non verbale: gli occhi! E’ un’insieme di forme e materiali, oltre le lenti, che veicolano una messaggio, che, volente o nolente, mandiamo tutti i giorni agli occhi di chi ci osserva…visto dove si trovano posizionati!

Con l’avvento della consulenza d’immagine, l’occhiale ha riscoperto di avere un ruolo cruciale grazie allo studio della morfologia del viso, ossia si è scoperto di come l’occhiale di una data forma, misura, colore, possa armonizzarsi al meglio all’interno del viso…ma siamo sicuri che sia tutto qui? Un mero atto di armonia?

E se volessi scegliere un paio di occhiali disarmonici rispetto al viso ma legati al mio stile o alla mia comunicazione, o che creino un focus in una parte del viso che per me è fondamentale, ma che risulta essere fuori dai canoni classici di armonia? T

i assicuro che tutto questo è possibile ed ha più senso di quanto immagini.

Gli occhiali diventano una forma di espressione personale, consentendo a chi li indossa di comunicare il proprio stile e personalità. Dal punto di vista psicologico, gli occhiali possono anche influenzare il comportamento e la fiducia di chi li indossa oltre di chi li osserva (e qui ti rimando all’articolo di Anastasia, pubblicato qualche tempo fa, sugli occhiali da sole). 

ESPERIENZE A CONFRONTO

Prima di iniziare una consulenza occhiali personalizzata, indago per comprendere le necessità relativa a come vogliamo apparire con il nuovo acquisto di occhiali; cerco di capire come noi stessi percepiamo gli occhiali attuali e passati,  perché li abbiamo scelti, in quale momento della vita e a seconda di quali dinamiche, oltre ad osservare la vestibilità, se essi rispettano o meno il perfect fit. Può capitare che, a seconda della morfologia delle parti del viso della persona, qualche volta si possa andare oltre i parametri da rispettare, perché la percezione personale resta comunque fondamentale, anche se ci sono dei limiti tecnici che potrebbero compromettere poi la corretta visione da parte del consumatore e su questo sarebbe meglio non transigere, visto che si tratterà di ricollegare l’occhiale al deficit visivo…eppure negli anni 2000 quanti lenti corte sono state vendute ai miopi perché di moda? (per corte intendo basse in altezza)….è probabile che ne avessi un paio anche tu!

Quindi mi accorgo che, ahime’, il consumatore sul punto vendita non si sente del tutto compreso; spesso si sente obbligato, passatemi il termine, ad acquistare perché si trova in quel posto, per una sola necessità visiva e del qui ed ora (tempistiche), perché non ha altre alternative, dovendo mettere da parte il lato estetico a favore delle sole disponibilità del punto vendita (non hai idea di quante persone non riescano a portare lenti di larghezza 53 perché hanno un viso sottile che veste 46/48, quindi una misura considerata bambino, e quindi declinata in modelli e colori tali).

OCCHIALI DA VISTA, IL PRIMO ELEMENTO PER UNA SCELTA CONSAPEVOLE

Tu lo sai, ad esempio, che quelle misure di larghezza della lente che ho citato prima, sono riportate nell’80% dei casi all’interno del tuo stesso paio di occhiali? Verifica ora: togli gli occhiali, cerca i numerini che sono scritti li sull’asta. Ci sono? Ecco, se quell’occhiale ti veste bene (ma anche male) hai un primo riferimento da considerare per un prossimo acquisto futuro, o al contrario da non considerare! Questo, tra i tanti elementi, ti potrà portare anche online a valutare i modelli più giusti in misura e orientarti su nuovi punti vendita che li vendono, ti basterà cliccare nella sezione “cerca rivenditori”. 

Come avrai letto nei miei precedenti articoli in cui ho parlato di espressività e percezione legati al viso, colori oggettivi (armocromia) e soggettivi (gusto personale/emozioni), ma anche simbologia del colore, capirai che l’occhiale è l’insieme di tutti questi elementi più l’unione dell’espressività di misure e linee (tonde/squadrate/miste), spessori e materiali che per forza di cose mandano un messaggio che tu ti porti sul viso…quindi questo accessorio non può essere preso alla leggera

Non sottovalutare il potere degli occhiali: sono molto più di quanto possa apparire a prima vista, la loro importanza risiede nella capacità di trasformarsi da oggetti pratici a elementi distintivi.

Ecco, spero di avere sollevato un reale spunto di riflessione che non vuole portare a fomentare il consumismo, piuttosto spingere ad una continua presa di consapevolezza che possa darci giorno dopo giorno lo spunto ad essere la versione di noi stessi che ci corrisponde maggiormente

Alla prossima! LC

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