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I vestiti che non ti ho detto

Come diventare fashion addicted? Come monetizzare la propria dipendenza dall’abbigliamento? Dipendenza e ossessione per lo shopping sono la stessa cosa? Parliamone??

shopping addicted la psicologa della moda

SHOPPING ADDICTION

Credo sia iniziata più o meno nel 2007 o giù di lì, l’abitudine di utilizzare i termini “fashion addicted” o “shopaholic” con accezione positiva, per definirsi e descriversi.

Se digiti su Google “fashion addicted” i risultati spazieranno da “come diventare fashion addicted” a “fashion addicted aka espertæ di moda”. 

Mentre la definizione di ADDICTION ossia DIPENDENZA è: l’incapacità di interrompere l’assunzione di certe sostanze o di mettere fine ad un comportamento nonostante ciò sia causa di danno fisico e psicologico (MedicalNewsToday).

Anche il termine “-AHOLIC” che ritroviamo spesso associato a parole come work, alcool, etc di base rimanda ad una caratteristica disfunzionale di “chi esibisce una necessità o un interesse ossessivo per qualcosa”. 

Nonostante possa essere utilizzata in modo funzionale, quando se ne ha consapevolezza e si abbiano gli strumenti per gestirla, l’ ’ “ossessione o pensiero ossessivo” è un fenomeno psicopatologico in cui una idea fissa o una immagine mentale sono percepite dal soggetto come incontrollabili ed accompagnate da un vissuto altamente ansiogeno. Le ossessioni (nel DOC) sono intrusive ed egodistoniche, cioè non in sintonia con l’Io del soggetto che le esperisce; sono invasive, provocano sofferenza, fastidio, disagio e stanchezza, in quanto consumano le energie, fisiche e cognitive.

Nel contesto “fashion”, nonostante l’evidente connotazione patologica, questi termini continuano ad essere utilizzati come definizione di sé positiva, anzi come un punto di arrivo cui aspirare: diventare fashion addicted! Dissonante eh?!

UNA DIPENDENZA SOCIALMENTE ACCETTATA

la psicologa della moda shopping addcition

Ebbene anche l’abbigliamento può essere considerato alla stregua di alcool o droghe: 

ti è mai capitato di pensare ossessivamente ad un abito, ricercarlo sulle riviste, su internet, “corteggiarlo”, sognarlo, sentire ad un certo punto che la sua ricerca ti stava portando a sprecare troppe energie e sentivi quasi il groppo in gola, dovuto alla consapevolezza di non averlo ma anche al disagio che il desiderarlo ti stava provocando?

E ti è mai capitato di sentire una ondata di piacere e pace travolgerti nel momento di un acquisto, seguita dal capolino dei sensi di colpa appena fuori dal negozio e poi da un immenso senso di vuoto appena messo piede in casa?

La ONIOMANIA o SHOPPING ADDICTION è la forma di dipendenza più accettata socialmente. 

Si tratta di una dipendenza relativa al comportamento, che consiste nel comprare in modo impulsivo per sentirsi bene ed evitare sensazioni negative, come ansia e depressione. Esattamente come succede in altre forme di dipendenza, la shopping addiction diventa altamente disfunzionale quando interferisce pesantemente in altre aree della vita. 

Il comportamento di shopping è patologico nel momento in cui diventa il meccanismo di coping principale messo in atto da una persona per affrontare stress, ansia, vissuti depressivi, al punto da non riuscire a smettere di metterlo in atto, pur consapevole dell’angoscia che provoca e dei problemi che comporta. Succede spesso che le persone impieghino per gli acquisti tempo e denaro che non possiedono, andando così incontro a serie difficoltà finanziarie. Fare shopping in maniera impulsiva o compulsiva può produrre inoltre un senso di euforia ed eccitazione momentanee che scompaiono una volta a casa lasciando una sensazione di vuoto (empty) e di insoddisfazione. Secondo Ruth Engs della Università dell’Indiana alcune persone sviluppano dipendenza dallo shopping perché diventano dipendenti dalle sensazioni esperite al momento degli acquisti, legate al rilascio da parte del cervello di endorfine e dopamina. A lungo andare sono queste sensazioni a provocare dipendenza.

I TUOI ABITI TI PARLANO

shopaholic la psicologa della moda

Avere per una volta un comportamento impulsivo mentre si fa shopping non significa essere addicted. 

La shopping addiction risponde a criteri specifici e comporta una serie di vissuti, soprattutto emozionali, poco piacevoli che hanno conseguenze negative sulla cognizione e sul comportamento.

I nostri abiti ci parlano; ci indicano se determinati comportamenti stanno diventando patologici, se in realtà essi non sono altro che un cerotto con la funzione di coprire una ferita di vuoto molto più profonda, o  comunicano che qualcosa è cambiato, o che abbiamo trovato il nostro elemento identificativo. 

C’è stato un periodo, 10 anni fa circa, in cui compravo sempre e solo scarpe. Nel giro di due mesi ero arrivata ad accumularne circa 30 paia, tutte poi più o meno simili. Quando le vedevo nei negozi non riuscivo a resistere alla tentazione di portarle a casa. Di contro, il mio armadio era abbastanza vuoto. Non avevo mai voglia (così almeno dicevo) di provare jeans, pantaloni, abiti.

Un giorno parlando con un’amica esclamai 

“…poi sai le scarpe non ti deludono mai, non ti fanno mai sentire brutta, grassa, con il culo enorme e la pancia molliccia. Quando provi le scarpe non corri mai il rischio di ritrovarti chiusa in camerino in lacrime. Loro sono sempre clementi con te e con il tuo corpo”.

Solo dicendolo ad alta voce mi resi conto che quell’amore per le scarpe era malato: nascondeva in realtà un sano odio per il mio corpo.

Ma gli elementi del guardaroba che tendiamo a collezionare o di cui andiamo maggiormente alla ricerca possono anche essere quelli che inconsciamente abbiamo selezionato come distintivi della nostra persona e valorizzanti le parti migliori di noi. Oppure possono essere quelli di cui non abbiamo ancora trovato il modello perfetto per riportare all’esterno l’immagine che di noi abbiamo interiormente…

I tuoi abiti ti parlano veramente: hai tu, come sempre, la possibilità di scegliere se ascoltarli o meno. 

Possono indicarti se c’è qualcosa di non soddisfacente nella tua vita o se quel cambiamento che hai sempre voluto fare è effettivamente in divenire…

La domanda è: continuare ad avere paura della realtà o affrontarla e vestire finalmente la vita che vuoi?

Ci sono diverse forme di shopping addiction? Ti interesserebbe sapere quali sono?

Scrivilo nei commenti??

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