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Capelli & stati d’animo

Ti sei mai chiestæ il motivo per cui dai tanta importanza ai tuoi capelli? Difendi strenuamente le coccole che riservi loro perché li senti come una parte fondamentale di te? Continua a leggere??

Lunghi, corti, rasati, ricci, lisci, ondulati, gialli, fucsia, blu, verdi, unicorno, castani, neri, biondi, a spazzola, pixie, “scucuzzolati”…i capelli definiscono la nostra identità, a livello fisico e fantastico. 

Non possiamo immaginarci senza i NOSTRI capelli, in qualunque modo essi siano; ci definiscono ai nostri occhi e a quelli degli altri. E a ben pensarci sono l’elemento meno distorto che abbiamo della percezione della nostra immagine. 

Possono dire tantissimo di noi, ad esempio che siamo sempre sul pezzo se seguiamo pedissequamente gli hair trend; che siamo in continua evoluzione se cambiamo spesso colore e taglio; che ci piace sperimentare se osiamo con hair style estremi. 

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Mia mamma e mia nonna mi hanno inoculato l’importanza della cura di sé e dell’immagine da quando ero ancora una strillona poppante con il crestino nero. In particolare per la cura del pelo.

CAPELLI IN EVOLUZIONE 

I capelli simboleggiano la nascita, la vita e la morte. Sono connessi a vitalità, cambiamento e trasformazione. Sapete quando dicono “quando una donna decide di tagliare i capelli significa che è cambiato qualcosa?”. Non hanno tutti i torti, solo che a differenza di quanto credono, i cambiamenti possono riguardare anche solo la persona singola e non le relazioni in cui è coinvolta. Tagliando i capelli è come se dessimo un taglio al passato, un po’ come girare pagina e ricominciare un capitolo da zero; un nuovo taglio o colore può denotare novità nelle nostra persona. Cambiamo all’esterno per comunicarci e comunicare l’avvenuta trasformazione interiore.

Giocare con i capelli equivale anche a provare: diversi stili=diversi sé. Per scegliere poi in quali ci sentiamo maggiormente espressæ.

Non ho mai dato peso all’importanza assunta dalla chioma per la mia identità anzi finché non ho preso consapevolezza di quanto essa  abbia rispecchiato ogni mio minimo cambiamento nel corso del tempo.

Ho avuti i capelli lunghi e arancioni, castani, lisci con la riga laterale, corti con la frangia, rasati con la frangetta, lunghissimi e nero corvino e poi di media lunghezza e biondi, taglio carré e biondo platino, rosa, blu, verdi e color pesca…

Da sempre, mediante i capelli riporto all’esterno le evoluzioni e le involuzioni che avvengono al mio interno.

ENCLOTHED COGNITION APPLICATA AI CAPELLI

Sperimentare tagli, colori e acconciature diverse può avere ripercussioni anche a livello cognitivo e comportamentale. La enclothed cognition applicata ai capelli.

Esattamente come succede per i vestiti, ognuno di noi collega ai vari hairstyles percezioni, sensazioni, emozioni o li associa a personaggi o ai sé del passato. La modifica dei capelli porta cosi ad una modifica anche del comportamento.

Esempio: X, quando aveva 20 anni, in estate ha fatto le treccine. È stata una delle vacanze più belle della sua vita; si sentiva liberæ, sexy, bellissimæ, in grado di poter far tutto, sicuræ di sé, con l’autostima alle stelle.

I ricordi piacevoli di quel periodo, la sensazione di confidence che le apparteneva,  sono legate all’immagine di sé in quel periodo, con le treccine. 

Farle in un momento in cui si sente scaricæ, con autostima e motivazione basse può riportarlæ cognitivamente nel mood vincente esperito nel passato e riattivarlæ nel presente.

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CAPELLI ED EFFETTO PRIMING 

“I capelli sono la cornice del viso. E quando una donna si specchia, si vede bella e i suoi capelli sono in armonia con la sua identità, non c’è nulla che possa fermarla. Sa già che la giornata andrà alla grande”, me lo diceva quasi ogni giorno mia madre mentre si preparava al mattino.

Non ho dato peso a queste parole finché non sono diventata un po’ più grande e ho cominciato a porre maggior attenzione al modo in cui mi sentivo e agivo quando i capelli mi stavano bene e quando invece mi provocavano disagio.

E qui entra in gioco il famoso effetto priming. 

L’effetto priming consiste in una situazione in cui uno stimolo sensoriale (visivo, uditivo, olfattivo, tattile) influenza la reazione agli stimoli successivi. 

Nel priming il prime, ossia lo stimolo specifico, attiva alcuni concetti presenti in memoria ed influenza l’elaborazione degli stimoli successivi, nonché performance e comportamenti.

Quando di primissima mattina ti guardi allo specchio, cosa guardi? Non credo il piede o la spalla (credo eh) ma il viso, e con esso i capelli.

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Quando taglio, colore non sono quelli che vorremmo, o meglio non corrispondono a quelli che ha l’immagine interiorizzata di noi, ecco che lesta esce l’esclamazione “Gesù, che faccia di merda!”. 

Prime. 

La percezione che abbiamo di noi non evolverà molto durante la giornata, anche se cerchiamo in qualche modo di aggiustare la criniera. 

E quella stessa percezione influenzerà la sicurezza in noi, la cognizione, il comportamento e infine la performance. 

Chiaro che una cosa è avere i capelli con un bel taglio/colore che stanno bene anche se arruffati di prima mattina (tenerelli), un’altra avere un colore/taglio che ci fa vomitare, ci svalorizza ed in più risente dei postumi di una nottata di scapellate sul cuscino!

E voi che rapporto avere con i vostri capelli?

Fate un salto su Instagram per vedere alcuni degli hairstyles che ho sperimentato negli ultimi anni 🙂

con amore, la vostra unica Psicologa della Moda del ?

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