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What is the Lipstick Effect?

Abbiamo affrontato il lockdown, l’ansia del contagio, il cambiamento drastico delle nostre vite, stiamo tuttora affrontando una grande crisi economica. Ed è via al lipstick effect!

Ti aspetteresti che l’acquisto di un rossetto sia la migliore cosa da fare adesso? 

Spieghiamoci perché.

Ti sembra una cosa da pazzi? E invece non lo è! 

Continua a leggere e scoprirai il perché!

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Quando le cose non vanno esattamente per il meglio sembra che non ci sia niente di più salvifico di un rossetto!

Questo paradosso è stato osservato per la prima volta dopo la grande crisi economica del ’29 e poi nuovamente dopo quella del 2008.

Negli Stati Uniti ha preso il nome di “The Lipstick Effect”, ossia “effetto rossetto”.

Il “lipstick effect” è descritto come il fenomeno per cui in periodi di recessione si rileva una impennata nella vendita di rossetti, in particolare di brand di lusso.

Sono state avanzate molte teorie per spiegare tale fenomeno. 

Un’ipotesi potrebbe essere fatta risalire al fatto che quando facciamo sacrifici e affrontiamo periodi bui sentiamo la necessità di concederci una coccola, un piccolo lusso. 

Un modo per dire a noi stessi “sei stata/o brava/o! Vai avanti così!”.

Niente di paradossale in realtà. 

Si tratta di una normale risposta neuro-biologica naturale che coinvolge il sistema di ricompensa del cervello. 

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Questo sistema è strettamente connesso al mantenimento della motivazione e ha un ruolo centrale nella ricerca di piacere e benessere. 

I meccanismi scatenati dal sistema di ricompensa svolgono inoltre una funzione evoluzionistica in quanto deputati a garantire la sopravvivenza dell’essere. 

Anche comportamenti positivi, motivazione e benessere hanno un ruolo principale nella sopravvivenza e nell’evoluzione. 

Homer evoluzione PrettyPsychoThings lipstick effect
Credits: Wired

Un esempio. Il sabato, alla fine di una intensa settimana di dieta, rispettata fedelmente, ti concedi la pizza. Anzi, non te la concedi, la PRETENDI! 

Lo scopo del cervello è garantire la motivazione riguardo a comportamenti specifici che ritiene necessari. 

Mangiare la pizza stimola la produzione di dopamina,il neurotrasmettitore coinvolto nel meccanismo della ricompensa, prodotto dal cervello quando si prova piacere.

La pizza diventa la gratificazione al tuo impegno e funge da motivazione per continuare ad affrontare la dieta con lo stesso rigore.

“Se rispetterò la dieta anche questa settimana, sabato prossimo ordinerò la pizza con la mozzarella di bufala che mi fa impazzire!”
Il “lipstick effect” probabilmente ha origine dallo stesso meccanismo.

Quando vogliamo ricompensarci per qualcosa che abbiamo fatto, un esame, l’aver affrontato il nostro capo, aver ottenuto una promozione, l’istinto primario è di premiarci, concederci una coccola, un lusso. “Se passo anche questo esame compro quel paio di scarpe che mi piace!”, “se ottengo questa promozione compro la borsa. Me la merito!”

Così premi te stesso con qualcosa che percepisci di valore, cui ascrivi attributi che, nel momento in cui hai ottenuto ciò che volevi, senti di poter assegnare anche a te stesso.

Il bene di lusso dopo un lungo periodo di paura, di lotta, diventa in questo caso la ricompensa per un comportamento che ti ha permesso di preservarti, sopravvivere e di affrontare il problema. 

Quel bene di lusso per premiare te stesso del corretto comportamento messo in atto è la motivazione per continuare ad agire in questo modo.

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Credits: Pinterest

Perché proprio un rossetto?

Un rossetto più costoso del solito, con un packaging eye-catching e di ottima qualità è quel piccolo lusso che più o meno tutti possiamo concederci come ricompensa per aver affrontato al meglio le crisi. 

Il rossetto di un brand di lusso, seppur piccolo, racchiude in se tutti i significati attributi al brand: lusso, heritage, prestigio, potere.

Un piccolo ma inestimabile strappo alla regola alla portata di molti!

In particolare, il rosso e i colori accesi sono le nuances favorite: migliorano l’umore e hanno un effetto maggiormente positivo sulla psiche!

Rispetto al ’29, ma anche al 2008, i valori oggi sono cambiati.

In tanti evitiamo brand che per quanto possono essere luxury non sono ancora cruelty free. E questo diventa un fattore elettivo.

L’obiettivo diventa quello di trovare lipstick di brand di lusso cruelty free o lipstick di ottima qualità, dal packaging che richiama i brand più prestigiosi, colore brillante e sempre soprattutto CRUELTY FREE!!!

Io ultimamente compro solo i rossetti di Cliomakeup che garantiscono queste caratteristiche, oltre ad un profumo meraviglioso.

Grazie a mie ricerche approfondite e accurate (nel senso che ho consultato la lista redatta da @xlipaddictedx, per cui non finirò mai di ringraziarla!) ecco qui alcuni lipstick di brand cruelty free perfetti come acquisto-ricompensa per ciò che abbiamo affrontato!

Credits: Alkemilla
Credits: Marc Jacobs
Credits: Mesauda

E tu? Hai già aggiunto un nuovo lipstick alla tua collezione?

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Ti sei perso l’articolo della scorsa settimana? Clicca qui per leggerlo!

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